Carpaccio story rappresenta l’unione tra la storia, il ricco patrimonio culturale di questa terra e la sua eccellente gastronomia.   

A tutti è noto il carpaccio, piatto popolare italiano a base di fettine sottili di carne cruda, preparato per la prima volta per un’occasione speciale nei primi anni '60 da Giuseppe Cipriani, il proprietario del famoso Harry's Bar. In molti però non sanno che Cipriani scelse il nome del piatto in onore del celebre pittore veneziano Vittore Carpaccio (1465-1525), poiché i colori della pietanza, con i suoi toni rossi e bianchi, gli ricordavano l'opera dell'artista.

Vittore Carpaccio trascorse gran parte della propria vita artistica a Capodistria, dove dipinse una delle sue opere più famose: la pala d'altare Madonna con il bambino che oggi adorna le pareti del Duomo di Capodistria, come pure la tela Ingresso a Capodistria del podestà Sebastiano Contarini. Negli anni 2016 e 2017 sono stati celebrati i 500 anni delle due opere che, secondo alcuni dati, rappresentano i dipinti più antichi del nostro paese. L'eredità del Carpaccio in realtà non comprende solamente i dipinti dell'autore: infatti, fu uno dei pilastri della storia della città capodistriana, in quanto suo figlio Benedetto acquisì i diritti cittadini e la famiglia Carpaccio visse a Capodistria per ben tre secoli.

Così è nata l'idea per questo progetto denominato Carpaccio story - l'arte del crudo che, attraverso l'arte culinaria e la gastronomia, ci fa riscoprire le storie ed il fascino del nostro patrimonio culturale.